lunedì 1 luglio 2013

Iron Dragonfly

Durante la guerra conobbi un ragazzo.

Si chiamava Marcus Daliño, Cane deviò verso il tuo lettino mentre la veloce nave di classe Avenger della Flotta dell'Alleanza si stava allontanando da Richleaf.
Nessun sopravvissuto a parte lui, in una delle più importanti operazioni militari durante il conflitto.
Non mi avevano messo a conoscenza dell'operazione, ero sull'Avenger Alleato unicamente per prestare soccorso d'urgenza a tutti i feriti che avremmo caricato sulla nave. Io e il mio team eravamo pronti, ma quando il portellone si aprì, solo un individuo fu caricato. Vidi uno degli ufficiali sull'Avenger scuotere il capo.
Seppi così che l'operazione era fallita.
Marcus Daliño. Mentre i miei passi solcano la distanza che mi separa dalla barella sgangherata e dalla ridicola infermeria improvvisata, mi rendo conto che è solo un ragazzino. Durante l'operazione per amputargli il braccio destro e la gamba sinistra non me n'ero accorto, di quel momento nella mente ho unicamente un fruscio indistinto e immagini di un'esperienza extracorporea. Mi capitava abbastanza spesso di andare in automatismo, eliminavo qualunque mia presenza emotiva ed agivo meccanicamente. In quegli stati ho condotto i miei interventi di maggior successo.
<... Ferro nel cuore!>
Mi sussurra prima che la voce ceda e il capo che si era alzato a fatica ripiombi nel cuscino. Siedo su una delle sedie accanto al lettino mentre l'Avenger si inoltra nello spazio profondo.
<Non sforzarti, riposa>
Osservo l'intervento che ha subito, osservo i parametri vitali, sospiro.
<... Qu... Quanti?>
Intendeva sopravvissuti? forse, perchè risposi con una certa sicurezza.
<Nessuno oltre a te>
La risposta gli strappò un sorriso soddisfatto ed un colpo di tosse spossante. Sono ancora io a parlare.
<Troppo antidolorifico?>
Il sorriso si acquieta, prima di scomparire, non riesco a capire dove trovi la forza di parlare nelle condizioni in cui è.
<Loro sapevano. Quando siamo entrati loro sapevano, sono tutti morti>
<Se lo sapevi perchè me l'hai chiesto?>
<Volevo vedere se potevi essere idoneo>
<Idoneo per cosa?>
Cane era lì, nei pressi, ci osservava da qualche metro, come se stesse monitorando la situazione.
<Per essere una libellula di ferro>
Avevo sentito quel nome, le notizie che circolavano a Richleaf e a cui i medici della Flotta avevano accesso parlavano di un gruppo di affiliati alla Flotta che sfrecciavano per le vie di Maracay su piccoli e scattanti velocipedi muniti di ali. Sorrisi lievemente.
<ne sono onorato>
<Non devi accettare per compassione, non c'è posto per la pietà, c'è solo l'ebrezza della corsa e il ferro nel cuore>
Occhi di un visionario, un ragazzino di dodici anni mi stava mettendo a disagio. Il mio sorriso si spense, ci pensai un istante ed annuii. Il ferro nel cuore, l'ebrezza della corsa; potevo capire, ciò che stava dicendo vibrava dentro di me con la nota stridula di una forchetta su un piatto in ceramica.
<Perchè sono idoneo?>
Lui indicò il suo braccio e la sua gamba mancante con lo sguardo, poi indicò il Bloodhound
<Hai il ferro nel cuore e lui ha l'ebrezza della corsa... Se quello è il tuo cane allora sarete idonei, non solo tu o solo lui... entrambi...>
Strizzò gli occhi, tirò indietro la testa in uno spasmo di dolore. Non mi mossi di un millimetro, sentivo che voleva superare la sofferenza da solo. Dopo qualche istante svenne, osservai i parametri vitali, era ancora in questo mondo. Si risvegliò un'ora dopo, io ero ancora lì; dopo qualche minuto ripresi a parlare, mentre gli stavo facendo un'iniezione.
<Io e il Bloodhound siamo un'unica entità, e quest'entità accetta>
Cane era al mio fianco, si stava mordicchiando le chiappe.
<... Bene>
Cercò di tirarsi su, ma l'assenza di forze gli impedì quasi ogni movimento; la cosa sembrò divertirlo in qualche modo.
<Niente inutili... cerimonie. Siete una libellula di ferro, ora>
Mi fece specie rivolgermi a quel ragazzino come ad un ufficiale della Flotta.
<Ordini, comandante?>
<... Quando morirò... quando questa guerra sarà finita... quando l'Alleanza avrà vinto... Tu soldato andrai su Richleaf, nel nostro covo, raccoglierai i dati che lì troverai, conoscerai... la nostra storia... e quando sarai pronto... la diffonderai>
Tossì pesantemente, i parametri vitali schizzarono, ma più diventavano anomali, più il ragazzino sembrò riacquistare lucidità.
<la diffonderai con il mezzo che riterrai più...>
In quel momento il suo sguardo divenne vuoto, le labbra si rilassarono, così i muscoli del viso.
<... idoneo>
Completai le sue ultime volontà, ma non gli chiusi gli occhi.

Il ferro nel cuore.

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