martedì 24 dicembre 2013

A twisted Christmas

Quando chiudo la porta della baracca dietro le spalle, la mia mente sente i colpi di pistola che perforano il legno e si conficcano nella mia carne... Passano una decina di secondi, mi rendo conto che non è successo, che l'ho solo immaginato, che sono ancora vivo. Tiro un sospiro di sollievo.
Richleaf è sempre lo stesso pianeta, anche ora che la guerra è finita e le truppe Confederate si sono ritirate, le condizioni di salute del popolo non sono affatto migliorate, la droga continua a circolare ed io continuo a lottare.
Il mio alloggio è piccolo e spartano, ma pulito.
Cane si alza dal suo giaciglio e si avvicina a me trotterellando giocoso; mi saltella attorno infilando il grosso muso ovunque sotto i miei abiti, in una muta richiesta di cibo.
Lo osservo sorridendo, appoggio il medikit sul tavolo e mi siedo sul letto; dal cappotto estraggo un involucro con un pezzo di carne cruda; soppeso le possibilità: non mangio carne da un mese e mi andrebbe. Il Bloodhound sembra capire il dubbio di cui sono vittima, allora volta il muso e si dirige verso il cuscino semi distrutto che è la sua cuccia; vi si adagia con scarso trasporto.
<Non ti sembra sia un po' irrispettoso?>
Lui continua a fissarmi, gli occhi scuri liquidi pieni di un'energia avulsa per la sua età
<E' un pezzo di carne e per giunta la notte della vigilia, dovresti volerlo, no?>
Decido di dividerlo a metà, metto una padella sul braciere in centro alla baracca e vi adagio la bistecche che cominciano a friggere emanando un buon odore di carne cotta.
Cane alza la testa e annusa in direzione della pietanza; bastano pochi minuti ed è cotta al punto giusto.
<Sai vecchio mio, il modo migliore per cucinare la carne è scottarla appena, altrimenti indurisce>
Gli spiego e sembra gradire perchè spinge sulle zampe e si alza in piedi, avvicinandosi al braciere e sedendosi una volta raggiunto. Mi fissa, continua a farlo da quando sono entrato.
<Ecco a te>
Gli tiro la bistecca, per terra; inutile mettergliela in un piatto, se la trascinerebbe in giro per la stanza. Non faccio in tempo a prendere due posate che lui ha già terminato di mangiare e mi sta fissando con una sobria brama. Gli getto anche la mia parte.
<Buon natale mio adorabile pulcioso cagnone>
Mi siedo e lo chiamo a me per fargli il solito controllo di routine del pelo. Mentre le dita spaziano tra i ciuffi scuri e a tratti ingrigiti, mi ritrovo su Horyzon, sto passeggiando nell'Unification Park, mi sono appena seduto ed ecco che si avvicina Lelaine Blackwood in tutta la sua bellezza. E' estate, indossa un abito scuro al ginocchio che mette in mostra le splendide gambe. Si siede accanto a me, parliamo un po', ridiamo un po', o meglio, lei ride, io sono il solito burbero bastardo. Poi la spingo verso di me e la bacio. Lei si lascia andare e diventa mia...
Quando riemergo dai pensieri, Cane mi si è addormentato addosso, il suo ampio torace si alza e si abbassa lentamente.
Infilo la mano in tasca, estraggo quel foglio che Lelaine mi ha dato tempo prima.
<Buon natale, tesoro mio>
Piango come non ho mai pianto in vita mia.

Nessun commento:

Posta un commento